Mollare la presa all'impatto: vi capita?

Devo dire che il mio tennis va speso a giornate: c'è il giorno della prima di servizio, quello del rovescio spettacolare o del dritto di c...ca.
Quello che però mi accompagna spesso durante le partite è il mollare un po' la presa all'impatto con la palla (o addirittura esagerare di polso), diminuendo di conseguenza la potenza ed il controllo della palla.
Purtroppo è un qualcosa che viene istintivamente, tant'è che quando mi impongo di tenere più salda l'impugnatura il colpo migliora notevolmente.....
A qualcuno di voi capita?

Ciao!
Ho notato che a me capita per salvare il colpo quando sbaglio la distanza frontale nel dritto sopra il bacino... E spesso resta in campo... Un po' come il polso che cerca di correggere in automatico un rimbalzo anomalo... Ma mi pare di capire che nn sia il tuo caso...
Mentre mi trovo sull'efficacia del colpo quando ti imponi di stringere...
Però questa cosa nn va d'accordo col giocare decontratti e trovo affatichi ed incida sulla fluidità e l'ampiezza del movimento... Uno swing ampio e veloce credo richieda di allentare la presa.
Quando impatti invece puoi stringere la presa in funzione di cosa ti arriva e più ancora di cosa vuoi tirare.
Non so... Voi che dite?

ciao, si capita anche a me e credo che sia istintivo per controllare la velocità della racchetta o comunque avere maggiore controllo, ma non mi piace. come te devo pensarci molto per evitarlo, i colpi diventano più solidi se non mollo ma riesco a indirizzare meno

probabilmente tutto parte da un difetto del movimento complessivo. lo faccio solo sul dritto, e solo in top. rovescio (bimane) e dritto back non succede

Diciamo che nei fondamentali mi capita raramente, ma quello che mi frega è soprattutto nel servizio.
Ho da poco acquistato un secchiello di palline per esercitarmi al servizio e, com'è naturale nel tennis, non avendo la pressione da partita riesco a cavarmela abbastanza bene. Quando invece gioco, spesso all'impatto mollo la presa, e mollarla su servizio è davvero disastroso!
A questo punto dovrei capire se si tratta di un fattore psicologico (magari il timore di sbagliare), una postura poco naturale che mi porta a compensare i movimenti mollando/girando il polso.....boooooooo!

Capita anche a me alle volte nel dritto, e secondo il mio punto di vista è un tentativo istintivo di recupero nel caso in cui percepisco un leggero ritardo nel movimento.....non so se può essere la stessa cosa sul servizio

Ho notato una cosa da non sottovalutare: ultimamente mi sto sforzando, su servizio, a concentrarmi di più nel piegare le gambe e caricare di spalle (per me che sono destrorso: spalla sinistra in alto, al lancio della palla, e spalla destra in basso) per poi scaricare in avanti all'impatto. Ho notato che il palmo sia quasi condizionato a non mollare la presa come prima, guadagnando ovviamente in stabilità e spinta. A conferma che sicuramente il fattore "emotivo" contribuisce anch'esso ed in maniera non indifferente

Mah?! Sul servizio ho notato che mi capita se sono stanco! Specie mentalmente... Penso a dove servire e come impostare il gioco...
...e mi perdo la presa...

Se un giocatore tiene troppo stretta la racchetta è molto male, se uno perde l'impugnatura ha invece un senso logico che è quello del sentire l'esigenza della decontrazione.
Ovvero, è normale succede e può essere anche un buon segno, ma vá corretto. Quasi sempre è una questione di concentrazione che dev'essere incanalata correttamente nella progressione dell'esecuzione del colpo.
Difficile autocorreggersi in questi casi se non si è molto esperti, di solito ci vuole qualcuno esperto che al tuo fianco ti segni i tempi del colpo facendoti trovare massima concentrazione per il momento dell'impatto.
Aiuta molto l'osservare attentamente la palla fino in fondo dando il ritmo della concentrazione man mano che la palla arriva all'istante X.
Non semplice da spiegare a parole, molto più facile da spiegare in campo

Bravo!
Trovo che Tu abbia centrato l'obiettivo!
Hai approfondito e spiegato meglio quanto cercavo di dire!
Grazie!

Penso che se si ha chiaro il concetto e non si è alle prime armi, se ne possa venir a capo anche da soli!
Alessandro, cosa ne dici?