Problemi di gioco in partita
- Giacomo88Nuovo arrivato
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Problemi di gioco in partita
Ho ripreso a giocare dopo 19 anni di stop, la passione mi ha richiamato e devo anche ringraziare il mio collega che mi ha invitato a ricominciare a giocare. Da giovane facevo tennis a livello agonistico quindi anche se parecchio arrugginito diciamo che un dritto e un rovescio so cosa sono. però ho un problema che mi sta facendo dannare e sconfortare sotto certi aspetti. Ho iniziato ad allenarmi per cercare di togliermi la ruggine dal corpo, perché la mente voleva fare certe cose ma ovviamente il corpo non la seguiva.. é da febbraio che mi alleno 1 volta a settimana anche per il gusto di scaricarmi dallo stress quotidiano e ho notato che in allenamento qualche miglioramento c'é. Sono riuscito a ritrovare le mie impugnature, riesco ad avere un palleggio abbastanza costante, a volte pure spingendo, per quello che posso fare coi miei limiti ovviamente. Ma poi quando faccio la partitella finale con l'allenatore o con il mio collega inizia il disastro. Gioco male, non riesco a essere sciolto, colpi che 10 minuti prima in allenamento facevo senza problemi non mi riescono più, divento altalenante... sono riuscito a breakare l'allenatore a zero per poi essere ribreakato con 3 doppi falli per fare un esempio semplice. Oppure riesco a perdere col mio collega che non si allena mai ed é il classico pallettaro che però riesce a prenderle tutte e a mandarle in qualche modo di la, pur senza avere un minimo di tecnica. L'allenatore mi ha descritto in partita come "un bambino che si fionda sulla nutella " per come mi approccio al punto ...
Volevo appunto sapere se qualcun altro si trova o si é trovato nella mia situazione e se avete qualche consiglio da darmi a riguardo.
Grazie a tutti
- Giulio MarinoFedelissimo
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Re: Problemi di gioco in partita
- AsdrubaleNuovo arrivato
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Re: Problemi di gioco in partita
Questa almeno è la mia esperienza.
Ciao e buon tennis!
- piccolitAssiduo
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Re: Problemi di gioco in partita
C'è da dire che nella mia esperienza i maestri insegnano molto poco a giocare, e troppo a colpire, e questo non aiuta chi come te ha queste difficoltà.
Ma sereno che sei in ottima compagnia...
- ZeusAssiduo
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Re: Problemi di gioco in partita
Giacomo88 ha scritto: Sono riuscito a ritrovare le mie impugnature, riesco ad avere un palleggio abbastanza costante, a volte pure spingendo, per quello che posso fare coi miei limiti ovviamente. Ma poi quando faccio la partitella finale con l'allenatore o con il mio collega inizia il disastro. Gioco male, non riesco a essere sciolto, colpi che 10 minuti prima in allenamento facevo senza problemi non mi riescono più, divento altalenante... sono riuscito a breakare l'allenatore a zero per poi essere ribreakato con 3 doppi falli per fare un esempio semplice. Oppure riesco a perdere col mio collega che non si allena mai ed é il classico pallettaro che però riesce a prenderle tutte e a mandarle in qualche modo di la, pur senza avere un minimo di tecnica. L'allenatore mi ha descritto in partita come "un bambino che si fionda sulla nutella " per come mi approccio al punto ...
Volevo appunto sapere se qualcun altro si trova o si é trovato nella mia situazione e se avete qualche consiglio da darmi a riguardo.
Grazie a tutti
se in palleggio sei costante ma in partita non riesci a giocare credo sia solo una questione psicologica, in quanto c'è la voglia/foga di chiudere il punto (e quindi la frase dell'allenatore acquista senso) che invece in palleggio non c'è...
prova a giocare anche in partita più rilassato, trova il tuo ritmo e allena la costanza, non avere fretta di chiudere il punto o cercare vincenti anche quando non c'è la possibilità e cerca di tenere lo scambio...
oltre ovviamente a ciò che ha già detto chi ti ha consigliato prima di me
- Andrea0Frequentatore
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Re: Problemi di gioco in partita
- Giacomo88Nuovo arrivato
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Re: Problemi di gioco in partita
- piccolitAssiduo
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Re: Problemi di gioco in partita
In palleggio tutto funziona perchè sai esattamente dove devi mettere la palla, e lo fai senza problemi.
In partita invece è tutto più incerto , inizi a cambiare idea su dove metterla e come, e questo alza il livello di difficoltà riducendo la sicurezza.
Paradossalmente è meglio giocare 1 ora e mezzo di partita giocando sempre e solo incrociato di dritto piuttosto che giocare a caso...ma non è molto intuitivo soprattutto se sei uno che cerca il punto..
- Giulio MarinoFedelissimo
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Re: Problemi di gioco in partita
- andrex64Frequentatore
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Re: Problemi di gioco in partita
- piccolitAssiduo
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Re: Problemi di gioco in partita
"gioca tranquillo" è un ottimo consiglio ma non risolve, non si può ragionare a compartimenti stagni.
La partita di tennis è come una danza a tempo con la pallina, tutto deve funzionare altrimenti il castello si sgretola.
Questa cosa è difficile da realizzare se giochi con pari livello, se giochi con chi sa giocare, 3a alta o 2a salta molto più agli occhi perchè quando metti la palla dove non devi ti fanno punto anche tirando a 2 all'ora, e li ti fai due domande..
- PistolPeteFedelissimo
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Re: Problemi di gioco in partita
- AsdrubaleNuovo arrivato
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Re: Problemi di gioco in partita
Naturalmente questo è solo il mio punto di vista.
- johnnyyoFedelissimo
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Re: Problemi di gioco in partita
sono già stati toccati tanti temi, io aggiungo due punti, uno tecnico l'altro più mentale.
Parto dal secondo: di solito in allenamento/palleggio ci capita di fare più attenzione alle cose che ci riescono bene, mentre in partita è il contrario.
Ad esempio se durante un palleggio ti escono 3 dritti belli carichi/forti/profodi in fila, lo noti e pensi "cavoli che bombe che tiro!", mentre magari non badi a tanti colpi così-così il resto del tempo; viceversa in partita non sempre un bel colpo ti dà il punto, ma sicuramente ogni errore te lo fa perdere e si è portati a colpevolizzarci molto, è tutto abbastanza normale =)
L'aspetto tecnico, invece, è legato alla distanza con la palla, che nel tennis è tutto.
In palleggio (magari con il maestro) arrivano palle abbastanza regolari come direzione e forza, in partita è il contrario: arrivano palle steccate, mozzarelle, palle lunghe, palle corte, di tutto! Trovare la corretta distanza dalla palla in questo contesto è complicatissimo, normale avere la sensazione di gocare peggio.
Cosa fare? Nulla, semplicemente capire che match e allenamento sono due cose diverse, come già detto da tutti sopra e continuare così alternando lezioni e partite, ma con questa consapevolezza. Con il passare del tempo migliorerai e il gap tra le due sessioni sarà sempre più risicato.
- andrex64Frequentatore
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Re: Problemi di gioco in partita
- cesaremigliaccioFrequentatore
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Re: Problemi di gioco in partita
Io ho imparato a giocare match a quasi 50 anni e ormai i palleggi non li faccio più. Mi annoiano, vuoi mettere l'adrenalina di una partita tirata? Poi se perdi pazienza! Però mi alleno una volta a settimana in gruppo con un maestro che mi rimette rapidamente in riga quando sbaglio qualcosa di basilare.
- Giacomo88Nuovo arrivato
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Re: Problemi di gioco in partita
- Giulio MarinoFedelissimo
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Re: Problemi di gioco in partita
- piccolitAssiduo
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Re: Problemi di gioco in partita
Innanzitutto mi ha detto che questa situazione è molto frequente, è un discorso che ha sentito miliardi di volte.
Lui ha detto che il "problema" è che sapere fare il dritto e il rovescio conta per il 20% quando si è in partita.
Chi gioca come me, conosce un 20% di quello che serve sapere per giocare bene a tennis, e quindi valutando le situazioni in base a quel 20% non riesce a capire perchè ha tutte queste difficoltà.
La sua risposta è che ci focalizziamo su cose che c'entrano poco con quello che poi si trasforma in rendimento in partita. Facciamo molta attenzione alle cose sbagliate (come molti)
Nel mio caso ha proprio detto che i maestri che ho avuto, mi hanno insegnato decentemente come si colpisce, ma non come si gioca, che è un'altra materia nel cv di un tennista, che come tutte le cose va insegnata, studiata, applicata...e uno difficilmente se la inventa.
sabato mi farà vedere cosa intende...
- ZeusAssiduo
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Re: Problemi di gioco in partita
Giacomo88 ha scritto: ammetto che quando facevo certi errori o lui faceva certe palle tagliate cosi a "cazzum" che atterravano a 30 cm dalla rete mi saliva il veleno...
mi ricordo che il maestro che avevo quando ero giovanotto diceva sempre se sbagli cerca subito di capire dove e perchè hai sbagliato, ma resetta subito tutto, perchè se sbagli una palla e non resetti sbaglierai anche quella dopo e così si perdono punti...
le palle corte non sono facilissime da leggere però giocando impari, io ciò che non sopporto sono le palle in back tese che, anche se profonde, al rimbalzo si alzano 10/15 centimetri e schizzano via...
- cesaremigliaccioFrequentatore
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Re: Problemi di gioco in partita
Beh uno che fa dei back così proprio una pippa non è, ci si può anche perdereZeus ha scritto:Giacomo88 ha scritto: ammetto che quando facevo certi errori o lui faceva certe palle tagliate cosi a "cazzum" che atterravano a 30 cm dalla rete mi saliva il veleno...
mi ricordo che il maestro che avevo quando ero giovanotto diceva sempre se sbagli cerca subito di capire dove e perchè hai sbagliato, ma resetta subito tutto, perchè se sbagli una palla e non resetti sbaglierai anche quella dopo e così si perdono punti...
le palle corte non sono facilissime da leggere però giocando impari, io ciò che non sopporto sono le palle in back tese che, anche se profonde, al rimbalzo si alzano 10/15 centimetri e schizzano via...
- ZeusAssiduo
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Re: Problemi di gioco in partita
cesaremigliaccio ha scritto:Beh uno che fa dei back così proprio una pippa non è, ci si può anche perdere
sicuramente non è lui la pippa, un back del genere a me esce tre/quattro volte su dieci che ci provo...
ciò che a me non riesce è quando ci sono scambi sempre in back con questa palla che rimbalza sempre più bassa, al mio terzo massimo quarto colpo la palla o va a rete perchè non riesco più ad alzarla (maledette gambe che si piegano poco) o se riesco ad alzarla o mi va fuori o mi va a metà tra metà campo e fondo campo, l'avversario entra in campo, mi attacca e segue a rete, se riesco a rispondere all'attacco poi lui mi frega a rete...
però a me non dispiace perdere con gente che gioca così, perchè anche perdendo miglioro anche io...
ieri sera ad esempio (dopo aver giocato per molto tempo con ragazzi 3.8-4.1) sono riuscito a battere la mia bestia nera del circolo che era più o meno al mio livello, ma perdevo sempre, ieri sera invece 6-3 6-4...
- taglia1964Fedelissimo
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Re: Problemi di gioco in partita
il tennis è un gioco quando si palleggia, uno sport quando ci si allena e una "disciplina" quando si gioca un match.
Il palleggio consente di affinare e rendere automatici alcuni movimenti sia di gambe che di braccio, l'allenamento inserisce schemi di gioco e preparazione atletica assolutamente necessari. Nel match bisogna sviluppare la capacità di leggere le proprie capacità rispetto a quelle dell'avversario. E' necessario saper giocare in attacco ma soprattutto in difesa.
I due opposti sono chi viene ad esempio definito "pallettaro" che è normalmente un giocatore che predilige la difesa e la ricerca dei problemi in attacco del suo avversario e può sembrare ai più un giocatore incompleto e contro cui è inspiegabile la sconfitta, eppure è dotato di una capacità di lettura tale da non consentire a chi lo incontra di praticare il proprio gioco a prescindere.
Il bombardiere è colui invece che da qualsiasi zona del campo tira bordate e tende ad accorciare tutti gli scambi o gioca serve and volley su tutti i punti di servizio. Quando incontra un giocatore dotato di un palleggio pulito e profondo normalmente lo frantuma mentre contro il pallettaro può perdere anche incontri dominati per 3/4. Quando poi incontra un bombardiere più bravo di lui, non ha armi per difendersi e per contrattaccare.
Chi appartiene in senso stretto ad una delle due categorie non è un giocatore completo proprio perchè il tennis è disciplina in cui attacco e difesa si alternano secondo schemi e logiche precise. Ogni scambio ed ogni punto son cosa a sé e chi riesce a gestire l'equilibrio tra difesa e attacco è normalmente vincente. Entra quindi il concetto di manovra, ossia quella fase in cui si cerca di spingere l'avversario a giocare in una zona del campo a noi congeniale o a lui non congeniale a seconda che siamo prevalentemente attaccanti o difensori. Ogni punto giocato genera un record che dobbiamo considerare durante lo svolgimento dell'incontro in cui il punteggio dice esattamente cosa è accaduto.
- piccolitAssiduo
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Re: Problemi di gioco in partita
taglia1964 ha scritto:[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link],
il tennis è un gioco quando si palleggia, uno sport quando ci si allena e una "disciplina" quando si gioca un match.
Il palleggio consente di affinare e rendere automatici alcuni movimenti sia di gambe che di braccio, l'allenamento inserisce schemi di gioco e preparazione atletica assolutamente necessari. Nel match bisogna sviluppare la capacità di leggere le proprie capacità rispetto a quelle dell'avversario. E' necessario saper giocare in attacco ma soprattutto in difesa.
I due opposti sono chi viene ad esempio definito "pallettaro" che è normalmente un giocatore che predilige la difesa e la ricerca dei problemi in attacco del suo avversario e può sembrare ai più un giocatore incompleto e contro cui è inspiegabile la sconfitta, eppure è dotato di una capacità di lettura tale da non consentire a chi lo incontra di praticare il proprio gioco a prescindere.
Il bombardiere è colui invece che da qualsiasi zona del campo tira bordate e tende ad accorciare tutti gli scambi o gioca serve and volley su tutti i punti di servizio. Quando incontra un giocatore dotato di un palleggio pulito e profondo normalmente lo frantuma mentre contro il pallettaro può perdere anche incontri dominati per 3/4. Quando poi incontra un bombardiere più bravo di lui, non ha armi per difendersi e per contrattaccare.
Chi appartiene in senso stretto ad una delle due categorie non è un giocatore completo proprio perchè il tennis è disciplina in cui attacco e difesa si alternano secondo schemi e logiche precise. Ogni scambio ed ogni punto son cosa a sé e chi riesce a gestire l'equilibrio tra difesa e attacco è normalmente vincente. Entra quindi il concetto di manovra, ossia quella fase in cui si cerca di spingere l'avversario a giocare in una zona del campo a noi congeniale o a lui non congeniale a seconda che siamo prevalentemente attaccanti o difensori. Ogni punto giocato genera un record che dobbiamo considerare durante lo svolgimento dell'incontro in cui il punteggio dice esattamente cosa è accaduto.
Bellissimo intervento taglia...trasmette la profondità e complessità del tennis...
- RagusVeterano
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Re: Problemi di gioco in partita
Sotto pressione, quando vengo attaccato, riesco a trovare spinta e precisione che invece alle volte mi mancano quando sono io a dover far gioco contro giocatori più difensivi di me.
Se non sbaglio, sempre Taglia scriveva che se riesci a produrre un certo gioco in certe circostanze si tratta solo di trovare il modo di accedere a quel gioco on demand.
Che tipo di allenamento o scenario posso creare per migliorare sotto questo aspetto?