Perchè nessun Top Player usa telai Donnay?

Ciao a tutti, ho una domanda forse stupida che da molto tempo mi frulla per la testa.
Leggo sempre ottime recensioni sul forum su praticamente tutti i modelli Donnay, quasi tutti entusiasti possessori, telai ottimi, qualità superiore rispetto alle case concorrenti (Babolat, Wilson, Head ecc.). 
Non capisco allora, perchè nessun top player negli ultimi anni giochi con la Donnay...
E' una scelta della casa o c'è qualche motivo che mi sfugge?
Grazie a tutti

se tu fossi djokovic...e la head ti offrisse materiale più qualche milione di euro per essere un giocatore head e la donnay per lo stesso servizio ti offrisse solo materiale e zero euro...che faresti? giocheresti con una pt57 o con una pro one pro stock?

Ok, ma se Babolad, Head e Wilson spendono milioni in sponsorizzazioni, il loro guadagno lo avranno... 
Non penso buttino via i soldi!

è un discorso che non riguarda solo la donnay. come in ogni mercato ci sono aziende che riescono a monopolizzare con strategie migliori oppure obiettivi diversi.  questo succede anche a livello di distribuzione e fama per mercati rivolti ai comuni mortali, ti basti pensare che a fine anni 80 avere una racchetta prince era considerato come avere una ferrari, oggi equivale più o meno ad una qualsiasi racchetta di seconda fascia, soppiantata dalle varie head, wilson, babolat....

Anche perché c'è da dire che comunque i marchi più blasonati forniscono ai propri testimonial telai eccellenti...che niente hanno a che vedere con quelli che troviamo nei negozi.
Vendono racchette prodotte con pochi euro a prezzi incredibili...il guadagno lo hanno e come....pur pagando i giocatori e dando al marchio una notorietà sempre maggiore.
Ecco spiegato il tutto...

Saluti

Questo lo penso anch'io, i materiali con cui giocano i professionisti non hanno nulla a che vedere con le racchette in commercio.....a parte forse il colore.
Penso solo che se Donnay riuscisse (esempio assurdo) a mettere sotto contratto un "Djokovic o un Federer"  anche spendendo qualche milione, ne avrebbe lei un ritorno enorme e noi inizieremmo a rivedere le racchette in negozi e circoli... 

ale1968 ha scritto:Questo lo penso anch'io, i materiali con cui giocano i professionisti non hanno nulla a che vedere con le racchette in commercio.....a parte forse il colore.
Penso solo che se Donnay riuscisse (esempio assurdo) a mettere sotto contratto un "Djokovic o un Federer"  anche spendendo qualche milione, ne avrebbe lei un ritorno enorme e noi inizieremmo a rivedere le racchette in negozi e circoli... 

Naturalmente...  
E la Donnay non è la sola...

Saluti

possibile che diversi professionisti utilizzino pro stock donnay e, non solo, paintjobbate da altri marchi? magari con accordi alla base tra Donnay e i marchi più "blasonati", potrebbe essere anche questa una scelta commerciale daltronde.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Secondo me è possibilissimo. La qualità delle Donnay non si discute. Certo non ha produzioni massicce come Head o Wilson, ecc..ma potrebbe tranquillamente servire una nicchia come alcuni professionisti.
Donnay avrà costi produttivi alti e basse capacità produttive, sicuramente margini più alti visto quanto costano.

Le paragonerei alle Ferrari; anche come politica commerciale.

ale1968 ha scritto:Questo lo penso anch'io, i materiali con cui giocano i professionisti non hanno nulla a che vedere con le racchette in commercio.....a parte forse il colore.
Penso solo che se Donnay riuscisse (esempio assurdo) a mettere sotto contratto un "Djokovic o un Federer"  anche spendendo qualche milione, ne avrebbe lei un ritorno enorme e noi inizieremmo a rivedere le racchette in negozi e circoli... 

Io ho comprato 2 prince tour pro, su 2 siti diversi, lo stesso modellom una ha la colorazione lucida, una opaca, per non parlare del fatto che sono 6 gr sotto peso. Se non fosse che ci gioco bene, avrei mandato a cagare Prince da un pezzo, per la ormai scarsa qualità dei materiali, fatti in cina.

la colpa è nostra che compriamo le racchette che vediamo usare dai pro pur sapendo che non sono quelle e che a noi ci rifilano le sole.
Se l'utenza si rivolgesse solo a marchi che producono con buoni materiali e con tollernaze minori allora anche le case dovrebbero adattarsi.

Ma l'unica "Massa" che fosse più intelligente dei singoli io l'ho vista solo in un videogioco

ciao io ho provato racchette come tanti qua sul sito ho giocato per parecchio tempo con 2 donnay xp dual black, la pro one, la 97 18x20 e 16x19,certe mi piacevano le profilate no,adesso gioco stabilmente con blade 98s e devo dire è la racchetta con cui mi diverto di più giocare, intendo dire tutte le racchetta sono prodotte in cina tranne yonex che viene fatta in giappone e la qualità secondo me non è un granchè differente tranne magari per le vernici certe veramente delicate la maggior parte di noi gioca per divertimento e alla fine usa con la racchetta con cui si diverte di più,questa naturaralmente è una mia opinione.

ale1968 ha scritto:Ciao a tutti, ho una domanda forse stupida che da molto tempo mi frulla per la testa.
Leggo sempre ottime recensioni sul forum su praticamente tutti i modelli Donnay, quasi tutti entusiasti possessori, telai ottimi, qualità superiore rispetto alle case concorrenti (Babolat, Wilson, Head ecc.). 
Non capisco allora, perchè nessun top player negli ultimi anni giochi con la Donnay...
E' una scelta della casa o c'è qualche motivo che mi sfugge?
Grazie a tutti

Si può dire la stessa cosa per Volkl, telaio veramente ottimo... La risposta?? Non hanno i milioni da investire per sponsorizzare i top players... Primi 30 ATP:
Head 9 giocatori
Wilson 8 giocatori
Babolat 9 giocatori
Yonex 1 giocatore
Prince 1 giocatore
Tecnifibre 1 giocatore
Srixon 1 giocatore

Una volta Prince era alla pari di head e Wilson, quando babolat faceva solo corde... Il mercato lo "facciamo" anche noi....

Certo è sempre e solo una questione di soldi,per esempio agassi i primi anni giocava con prince poi bollettieri gli "rifilo"una donnay che a lui non piaceva però pagava bene finchè non si fece fare una prince pittata donnay.Babolat in generale  è una racchetta semplice e potente che ben si adatta al gioco moderno, adesso molto usata perchè serve  poca tecnica poco impegno da tanta resa.

Io, il primo corso di tennis l'ho fatto con una Donnay di legno e le corde del pasticciere... Era così figo e moderno quel telaio che "Donnay" era scritto in corsivo in bella calligrafia con penna d'oca...
Io mi vergognavo perché era la racchetta di mia madre e per me le racchette da donna avevano la marca in corsivo, mentre le racchette da uomo erano in stampatello maiuscolo con qualche bordino in oro, come la PZ - Milano o la DUNLOP, ekkekakkio! Facevo la pipì in piedi già da tempo...

Due anni dopo mi diedero due Bancroft nere e lì capii che ero diventato un uomo! 

Io pure scimmione.... Dai 5 ai 7 anni una pinguin segata poi Bancroft nera...

Bancroft Professional anch'io dopo la Donnay AllWood

Minkiax Luca, beato te! Tu non hai sofferto per la racchetta da femminuccia: subito AllWood!

La bancroft la ruppi in un torneo under 12 (avevo 10 anni) con un dritto... Quanto ho pianto!!! Poi passato a delle spalding (credo le prime in fibra di carbonio)...

Manico in cuoio di vacca morta di diabete fissato con i chiodi.... Adesso hanno delle racchettine stupende...

Il cuoio della Spalding?!!!!??!!!!
Ma sai che ho avuto per quasi un anno le Spalding Mod. Alexander e avevo anche io il martirio del chiodino!!!!!

kingkongy ha scritto:Minkiax Luca, beato te! Tu non hai sofferto per la racchetta da femminuccia: subito AllWood!

La mia prima racchetta comprata, avevo 13 anni..   avevo un muro di un condominio come amico x giocarci contro    appena presa comprai pure un grip in cuoio lunghissimo x fare il manico come usava Bjorn   deceduta scivolandomi di mano su un servizio (aveva solo 2 anni poverina) avevo finito la nota garza appiccicosa Miller che s'usava come antiscivolo oltre alla segatura.

L'overgrip più odioso del mondo! Miller!!! Basta, basta! Troppe emozioni! Hehehehe
Magari verde? Hahaha

Fuxia...perché poi sporcandosi di terra rossa "era in tinta" con le strisce arcobaleno della racca