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Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 9 Empty Il variegato mondo dei quarta categoria

Mar 17 Apr 2012 - 17:33
Promemoria primo messaggio :

Apriamo una discussione con un argomento molto "sentito" dal Forum:

IL MONDO VARIEGATO DEI QUARTA

Avendo una vasta esperienza dei tornei di QUARTA, da quando è nata questa nuova categoria, maturata da diversi decenni di tennis giocato... penso di avere una visione (anche se non condivisa) piuttosto ampia.

Innanzi tutto occorre sottolineare che la FIT ha creato la QUARTA CATEGORIA per dare la possibilità agli AMATORI di competere in tornei ufficiali con una classifica, giocando contro pari-livello... ed eventualmente confrontarsi successivamente con quelli più forti.

Quindi, noi tutti "quarta", siamo TENNISTI AMATORIALI che si dilettano a fare tornei.

Vorrei fare ora una piccola divagazione: una volta c'erano i tennisti A, B, ed i C, che si sottodividevano in C1, C2, C3, C4.

Un C4 di 20 anni fa equivaleva ad un 4.1 vero di oggi (all'età di 30 mi fecero C4, dopo una bellissima stagione).

Questo significa che tutti i tennisti di livello inferiore ad un 4.1 odierno erano NC.

Fatta questa divagazione,occorre specificare che all'interno della "quarta" abbiamo tipologie di giocatori ESTREMAMENTE differenti: tra un 4.5 ed un 4.1 (reali, non "mascherati")la differenza di rendimento è IMMENSA: il primo è un giocatore che riesce a tenere un palleggio a velocità dignitosa per diversi scambi, e sa dove e come indirizzare la palla...e, cosa più importante, non regala troppi punti gratuiti in partita (al suo livello di quarta, ovviamente). Sa gestire lo stress di un torneo, ed ha un'idea precisa di quello che deve fare in mezzo al campo, in relazione al proprio bagaglio tenico.

Più noi scendiamo di classifica (all'interno della quarta), meno il giocatore riesce a mettere in pratica quello che ho descritto sopra.

Sempre scendendo di classifica, mi sono accorto che la MAGGIORANZA dei giocatori non riesce a valutarsi in modo obiettivo... nel senso che pensa di essere molto più forte di quello che in realtà sia.

O meglio, il quarta "basso" (consentitemi questa espressione poco elegante) riesce perfettamente a rendersi conto dello STILE delo giocatore... ma non del RENDIMENTO in campo dello stesso.

E da qui nascono delle tremende frustrazioni.

Quante volte avrete sentito dire:

"ho perso contro una PIPPA!"..."Non sapeva fare nulla, buttava solo la palla di là!"..."non ha fatto un vincente!".

Ora devo darvi una cattivissima notizia: NEL TENNIS NON SI VINCE FACENDO VINCENTI!

Solo pochissimi tennisti nella storia possono vantarsi di aver vinto facendo vincenti... e state tranquilli che non sono del nostro infimo livello.

Tra l'altro, anche la televione fa i suoi bei danni... nel senso che è bellissimo vedere Federer, ma questo può portare ad un devastante senso di emulazione che è fuorviante dalla realtà.

L'obiettivo, sempre a mio parere, di un quarta dovrebbe essere quello innanzi tutto di sviluppare un buon gioco di piedi, e conseguentemente una tecnica che gli permetta, anche sotto stress, di gestire un palleggio sulle diagonali in discreta sicurezza.

Provate a farvi filmare DURANTE UNA PARTITA (meglio se di torneo) e provate a contare quante volte riuscirete a fare più di 10 palleggi: probabilmente POCHE volte.

Ergo è chiaro che farete poca strada, in torneo: quando incontrerete un giocatore che butta di là 10 palle di seguito perderete.

Voi direte che l'avversario riesce a giocare solo 10 palle a 8 km l'ora. Bene. se voi non riuscite a tenere questo palleggio, sbagliando prima, significa che il vostro livello è INFERIORE ad un palleggio da 8 km l'ora.

Chiaro?

Perchè se non vi stampate BENE questo concetto nella capoccia, sarà molto difficile che voi possiate migliorare in modo consistente.

Ovviamente ci sarà chi mi contesta il fatto che è meglio tirare forte... e piano piano imparare a tenerle dentro.

Ma io non la penso così!

Cominciamo ad imparare a tenere uno scambio sulle diagonali a 8 km l'ora... quando acquisiremo sicurezza, aumenteremo a 10 km l'ora... poi a 15 e così via...

L'ultima cosa che vi serve è tirare a 200 all'ora sui teloni di fondo, facendo un vincente ogni anno bisestile.

La cosa che OGNI quarta (e non solo) dovrebbe inseguire è la SOLIDITA', che è imprescidibilmente legata alla TECNICA...

Occhio che ho parlato di TECNICA, non di STILE, che sono 2 cose diverse.

La tecnica è quell'insieme di azioni che ci portano ad ottenere risultati positivi in un determinato gesto sportivo.

Come spiegavo in un altro post, esse non sono necessariamente legate, (Federer le sposa alla perfezione)... , ma noi possiamo anche osservare gesti tennistici "brutti" ma tremendamente efficaci (pensate ad dritto di Bruguera, o Berasategui).

Divente essenziale quindi sapersi valutare in base alla propria CONSISTENZA TENNISTICA, e non in funzione del bello stile.

Vi ricordate l'impareggiabile Bruce Lee?

Una volta, durante un torneo di arti Marziali, stese con facilità più campioni di Karate, usando una tecnica veloce e personale da lui sviluppata.

I "puristi" la contestarono ferocemente, dicendo che non fosse ortodossa, lontana dai canoni "puri".

Bruce, per tutta risposta disse: "Io devo tirare pugni e calci, e stendere l'avversario. E lo faccio bene."

Prendete esempio da Bruce Lee: il vostro tennis potrebbe guadagnarne!

Ed infine un'ultima raccomandazione:

Quando uscite dal campo "bastonati" dal vostro avversario... rendetegli onore, anche (e soprattutto) se ha giocato "straccetti".

Ricordatevi che gli sono bastati quelli per battervi... e vi ha dato una lezione che vale 10 volte quella che pagate profumatamente al vostro Maestro.

Ricordandovi che lui, in quel momento, è stato il migliore.



Scusate se mi sono dilungato.

Un saluto dal vecchio Sonny. Basketball

Ospite
Ospite

Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 9 Empty Re: Il variegato mondo dei quarta categoria

Gio 21 Ago 2014 - 22:13
Sonny Liston ha scritto:
Rispolveriamo questo "evergreen" per i nuovi arrivati:


Apriamo una discussione con un argomento molto "sentito" dal Forum:

IL MONDO VARIEGATO DEI QUARTA

Avendo una vasta esperienza dei tornei di QUARTA, da quando è nata questa nuova categoria, maturata da diversi decenni di tennis giocato... penso di avere una visione (anche se non condivisa) piuttosto ampia.

Innanzi tutto occorre sottolineare che la FIT ha creato la QUARTA CATEGORIA per dare la possibilità agli AMATORI di competere in tornei ufficiali con una classifica, giocando contro pari-livello... ed eventualmente confrontarsi successivamente con quelli più forti.

Quindi, noi tutti "quarta", siamo TENNISTI AMATORIALI che si dilettano a fare tornei.

Vorrei fare ora una piccola divagazione: una volta c'erano i tennisti A, B, ed i C, che si sottodividevano in C1, C2, C3, C4.

Un C4 di 20 anni fa equivaleva ad un 4.1 vero di oggi (all'età di 30 mi fecero C4, dopo una bellissima stagione).

Questo significa che tutti i tennisti di livello inferiore ad un 4.1 odierno erano NC.

Fatta questa divagazione,occorre specificare che all'interno della "quarta" abbiamo tipologie di giocatori ESTREMAMENTE differenti: tra un 4.5 ed un 4.1 (reali, non "mascherati")la differenza di rendimento è IMMENSA: il primo è un giocatore che riesce a tenere un palleggio a velocità dignitosa per diversi scambi, e sa dove e come indirizzare la palla...e, cosa più importante, non regala troppi punti gratuiti in partita (al suo livello di quarta, ovviamente). Sa gestire lo stress di un torneo, ed ha un'idea precisa di quello che deve fare in mezzo al campo, in relazione al proprio bagaglio tenico.

Più noi scendiamo di classifica (all'interno della quarta), meno il giocatore riesce a mettere in pratica quello che ho descritto sopra.

Sempre scendendo di classifica, mi sono accorto che la MAGGIORANZA dei giocatori non riesce a valutarsi in modo obiettivo... nel senso che pensa di essere molto più forte di quello che in realtà sia.

O meglio, il quarta "basso" (consentitemi questa espressione poco elegante) riesce perfettamente a rendersi conto dello STILE delo giocatore... ma non del RENDIMENTO in campo dello stesso.

E da qui nascono delle tremende frustrazioni.

Quante volte avrete sentito dire:

"ho perso contro una PIPPA!"..."Non sapeva fare nulla, buttava solo la palla di là!"..."non ha fatto un vincente!".

Ora devo darvi una cattivissima notizia: NEL TENNIS NON SI VINCE FACENDO VINCENTI!

Solo pochissimi tennisti nella storia possono vantarsi di aver vinto facendo vincenti... e state tranquilli che non sono del nostro infimo livello.

Tra l'altro, anche la televione fa i suoi bei danni... nel senso che è bellissimo vedere Federer, ma questo può portare ad un devastante senso di emulazione che è fuorviante dalla realtà.

L'obiettivo, sempre a mio parere, di un quarta dovrebbe essere quello innanzi tutto di sviluppare un buon gioco di piedi, e conseguentemente una tecnica che gli permetta, anche sotto stress, di gestire un palleggio sulle diagonali in discreta sicurezza.

Provate a farvi filmare DURANTE UNA PARTITA (meglio se di torneo) e provate a contare quante volte riuscirete a fare più di 10 palleggi: probabilmente POCHE volte.

Ergo è chiaro che farete poca strada, in torneo: quando incontrerete un giocatore che butta di là 10 palle di seguito perderete.

Voi direte che l'avversario riesce a giocare solo 10 palle a 8 km l'ora. Bene. se voi non riuscite a tenere questo palleggio, sbagliando prima, significa che il vostro livello è INFERIORE ad un palleggio da 8 km l'ora.

Chiaro?

Perchè se non vi stampate BENE questo concetto nella capoccia, sarà molto difficile che voi possiate migliorare in modo consistente.

Ovviamente ci sarà chi mi contesta il fatto che è meglio tirare forte... e piano piano imparare a tenerle dentro.

Ma io non la penso così!

Cominciamo ad imparare a tenere uno scambio sulle diagonali a 8 km l'ora... quando acquisiremo sicurezza, aumenteremo a 10 km l'ora... poi a 15 e così via...

L'ultima cosa che vi serve è tirare a 200 all'ora sui teloni di fondo, facendo un vincente ogni anno bisestile.

La cosa che OGNI quarta (e non solo) dovrebbe inseguire è la SOLIDITA', che è imprescidibilmente legata alla TECNICA...

Occhio che ho parlato di TECNICA, non di STILE, che sono 2 cose diverse.

La tecnica è quell'insieme di azioni che ci portano ad ottenere risultati positivi in un determinato gesto sportivo.

Come spiegavo in un altro post, esse non sono necessariamente legate, (Federer le sposa alla perfezione)... , ma noi possiamo anche osservare gesti tennistici "brutti" ma tremendamente efficaci (pensate ad dritto di Bruguera, o Berasategui).

Divente essenziale quindi sapersi valutare in base alla propria CONSISTENZA TENNISTICA, e non in funzione del bello stile.

Vi ricordate l'impareggiabile Bruce Lee?

Una volta, durante un torneo di arti Marziali, stese con facilità più campioni di Karate, usando una tecnica veloce e personale da lui sviluppata.

I "puristi" la contestarono ferocemente, dicendo che non fosse ortodossa, lontana dai canoni "puri".

Bruce, per tutta risposta disse: "Io devo tirare pugni e calci, e stendere l'avversario. E lo faccio bene."

Prendete esempio da Bruce Lee: il vostro tennis potrebbe guadagnarne!

Ed infine un'ultima raccomandazione:

Quando uscite dal campo "bastonati" dal vostro avversario... rendetegli onore, anche (e soprattutto) se ha giocato "straccetti".

Ricordatevi che gli sono bastati quelli per battervi... e vi ha dato una lezione che vale 10 volte quella che pagate profumatamente al vostro Maestro.

Ricordandovi che lui, in quel momento, è stato il migliore.



Scusate se mi sono dilungato.

Un saluto dal vecchio Sonny. Basketball
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Mar 26 Ago 2014 - 20:16
gran bel post Lo leggo solo ora complimenti...un plauso speciale ad Arena cavolo scrivi da dio!!!
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Gio 28 Ago 2014 - 9:42
Decisamente paternalistico.
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Gio 28 Ago 2014 - 9:50
MB66 ha scritto:Decisamente paternalistico.

Essendo nonno Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 9 113898 , non posso che essere patrernalistico al quadrato! Rolling Eyes


Semplicemente storie di TENNIS VISSUTO!

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Gio 28 Ago 2014 - 12:01
veramente un argomento interessante grazie per averlo rispolverato sonny... arena tu mi hai fatto venire gli occhi lucidi Smile
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Gio 28 Ago 2014 - 13:31
arena ha scritto:
alain proust ha scritto: ma come siamo severi!
Piu' che severita' direi schiettezza: come ho scritto non ho davvero nulla da obiettare verso chi si approccia al tennis e ai tornei con spirito diverso da quello da me descritto e posto come precondizione al mio ragionamento, che parte dalla domanda di bornstuborn che, per il fatto di aver investito una bella somma di denaro in una macchina lanciapalline (e quindi in palline, e quindi in soldi per i campi da tennis, e quindi in tempo per le ore che passera' su di essi anche solo per giustificarne l'acquisto), ai miei occhi appare uno di quelli "che si allenano per migliorarsi con la sotterranea, precisa, volonta' di raggiungere un risultato tecnico apprezzabile".

alain proust ha scritto: [...] io ho osservato che il livello che tu hai descritto, è un livello da terza categoria

Per quello che ho visto in giro, direi da 4.2.

alain proust ha scritto:giusto per curiosità, e senza vis polemica, scrivi come un severo maestro di tennis, ma i tuoi riferimenti ai colpi "piatti" non mi convince...  Wink Che ITr hai?
Invece il mio riferimento ai colpi piatti è la prima cosa che dovrebbe convincerti che io sia un severo maestro di tennis, cosa che invece non sono. Mi informo su cosa sia l'ITr, ma immagino che la descrizione nel mio [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] possa comunque rispondere alla domanda. Tendenzialmente baso la mia affermazione su una discreta (in termini di tempo, sia chiaro) esperienza personale, ma è un'esperienza che molti giocatori di club possono farsi raccontare, è sufficiente che abbiano nel proprio circolo una squadra giovanile di tennis; l'esperienza, romanzata quel tanto che basta anche per alleggerire e chiarire che non c'e' vis polemica ne' volonta' di giudicare gli altri nei miei interventi, suona piu' o meno cosi':

Li senti da lontano, quando attraversano i cancelli del circolo avversario entrando rumorosamente. Sono belli, giovani e atletici come tutti gli adolescenti in fiore, una macchia di colore uniforme nelle tute lucide in triacetato con il nome del proprio circolo, avanzano verso il campo di allenamento, vorresti dannatamente essere uno di loro. In testa a tutti c'e' il maestro, che non è uno di quei maestri da 20-euro-l'ora-avanti-il-prossimo-ricordami-il-tuo-nome, no: lui è un illuminato con le palle quadre, mangia-beve-e-dorme-tennis, conosce lo sport e conosce la vita e sa come gestire il materiale umano grezzo che i genitori dei ragazzini gli hanno affidato. Quale che sia la strada che ha portato i ragazzini ad iscriversi ai corsi, il maestro sa che ad ognuno di loro dovra' fornire una chiave in modo ch'essi possano scoprire se il tennis potra' diventare una loro passione, una parte importante della loro gioventu', una parte fondamentale della loro vita. Sa che dovra' usare attenzione, dedizione e passione, materie che i ragazzini potranno trasferire nelle cose che faranno sul campo da tennis e nella propria vita. A volte gli va bene, a volte no, ma lui sa che vale sempre la pena impegnarsi, perche' è una legge di natura: la pianta curata con amore cresce meglio.

La squadra che incontrano oggi è forte, cavoli tutte le squadre del loro girone lo sono: questa è scuola di tennis e scuola di vita, e il maestro insegna su entrambi i campi. L'obiettivo a breve termine è vincere, e il maestro bluffando mostrera' i denti ai ragazzini se non lo raggiungono, l'obiettivo a lungo termine invece, quello che i ragazzini non possono ancora comprendere, non ha nulla a che fare col successo, sara' dare loro una prospettiva, alzare le loro aspettative, ampliare i loro orizzonti: uno su dieci diventera' un terza categoria facendo del tennis il proprio passatempo principale, uno su venti diventera' un istruttore legando al tennis la propria vita, tutti acquisiranno strumenti per diventare persone migliori, tutti torneranno a salutare il maestro dopo vent'anni con gli occhi lucidi pensando a quanto poco avessero capito della loro stagione migliore.

Ora i quattro ragazzini fanno giri di campo ruotando il braccio del servizio, nessuno si vuole infortunare qui, poi si dispongono sulla linea del servizio per un po' di pittino quindi a fondo campo, prima lungolinea, poi incrociato. La palla è tesa, poche spanne sopra la rete, il maestro non vuole vedere rotazioni esotiche, prima impari a colpire piatto, poi aggiungi le spezie. Il palleggio dei ragazzini è un'esperienza ipnotica, il ritmo dei colpi, il gesto preciso, la palla perfetta: in partita ogni ragazzino cambiera' faccia, cerchera' il suo gioco, soffrira' nel perderlo, toppera', stecchera', remera' se sara' il caso, imprechera', ma ora in palleggio si fa solo quello che dice il maestro, e in silenzio.

Ogni ragazzino gioca con una racchetta diversa dall'altro, scelta per casualita' o emulazione del proprio idolo, le tensioni delle corde un-tanto-al-chilo invece sono simili: il maestro ufficialmente non ci mette becco, ma sa come guidare  in modo indiretto la scelta per il bene degli allievi. Tutti i ragazzini sanno perfettamente quale sia il proprio livello nella squadra, la gerarchia è impressa sul mateco del loro circolo da tutti gli anni di allenamento passati fianco a fianco: quello li' a destra è La Stella, il primo singolarista, gioca con una Vacuum Pro, il suo è l'unico punto sempre sicuro, al suo fianco c'è Il Matto con la sua Head Elite Pro verde, in giornata sì è ingiocabile, in giornata no è inguardabile, dall'altra parte del campo c'e' Il Mancino con la Pro Staff di Edberg, lo slice sui dispari ti manda contro le reti esterne, cio' che torna, se torna, è chiuso dal miglior dritto del circolo, e vicino a lui c'e' Quello Affidabile, con la sua bellissima Prestige Pro. Ognuno conosce pregi e difetti dell'altro, e ognuno sa con chi degli altri perde, con chi vince e con chi se la puo' giocare e, soprattutto, sa il perche'.

E, soprattutto, sa il perche'.

Bene, questo è lo scenario: giovani atleti con alle spalle tutta la trafila di corsi singoli, poi corsi di gruppo, qualche torneo sociale e ora gare regionali giovanili a squadre, che moltiplicano la pressione di un torneo per il numero dei compagni che dipendono da te: nessuno di loro ha piu' di 18 anni, nessuno di loro ha meno di 5 anni con la mano sulla racchetta. Ed è in questo scenario che, in allenamento, talvolta i quattro ragazzini per curiosita' si scambiano le racchette. E, guess what, quando giocano a racchette mischiate, passati 5 minuti, la gerarchia interna non cambia di un solo quindici.

Firmato: Quello Affidabile

Decisamente bello.
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Gio 28 Ago 2014 - 13:41
MB66 ha scritto:Decisamente paternalistico.

Decisamente sgradevole (ed anche poco educato, se mi consenti) come modo di dissentire...

Se non ti piace il mio post (ne hai pieno diritto, ci mancerebbe) argomenta il tuo dissenso, possibilmente senza essere sprezzante.

Rispettando, per lo meno, il tempo che ho speso per scriverlo.

Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 9 810504
Anonymous
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Gio 28 Ago 2014 - 13:59
Sempre attuale e soprattutto sempre condivisibile.
Anonymous
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Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 9 Empty Re: Il variegato mondo dei quarta categoria

Gio 28 Ago 2014 - 14:05
massimiliano.derespinis ha scritto:Sempre attuale e soprattutto sempre condivisibile.
Grazie, collega!
ale.lorenz
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Gio 28 Ago 2014 - 14:10
Decisamente....
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Gio 28 Ago 2014 - 14:32
Condivdo ogni singola parola, niente di più (brutalmente Razz)  vero.
Anche se io personalmente divido la Tecnica in due sottocategorie: il gesto e il controllo del gesto.
E in quarta è il controllo del gesto a farla da padrona.
Basta vedere quanta gente che con swing quantomeno discutibili riesce ad arrivare lontano in quarta categoria grazie alla sola solidità.
Purtroppo il gesto corretto entra in gioco soltanto dalla terza categoria in su
Anonymous
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Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 9 Empty Re: Il variegato mondo dei quarta categoria

Gio 28 Ago 2014 - 15:15
Sonny Liston ha scritto:
massimiliano.derespinis ha scritto:Sempre attuale e soprattutto sempre condivisibile.
Grazie, collega!


comandi!!!
Anonymous
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Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 9 Empty Re: Il variegato mondo dei quarta categoria

Gio 28 Ago 2014 - 15:54
massimiliano.derespinis ha scritto:
Sonny Liston ha scritto:
massimiliano.derespinis ha scritto:Sempre attuale e soprattutto sempre condivisibile.
Grazie, collega!


comandi!!!
Max, a primavera capitero' sicuramente a Massa.
Ti chiamo e organizziamo una bella partita!

Scusate OT
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Racchetta: pt57a

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Gio 28 Ago 2014 - 16:22
Sonny Liston ha scritto:Apriamo una discussione con un argomento molto "sentito" dal Forum:

IL MONDO VARIEGATO DEI QUARTA

Avendo una vasta esperienza dei tornei di QUARTA, da quando è nata questa nuova categoria, maturata da diversi decenni di tennis giocato... penso di avere una visione (anche se non condivisa) piuttosto ampia.

Innanzi tutto occorre sottolineare che la FIT ha creato la QUARTA CATEGORIA per dare la possibilità agli AMATORI di competere in tornei ufficiali con una classifica, giocando contro pari-livello... ed eventualmente confrontarsi successivamente con quelli più forti.

Quindi, noi tutti "quarta", siamo TENNISTI AMATORIALI che si dilettano a fare tornei.

Vorrei fare ora una piccola divagazione: una volta c'erano i tennisti A, B, ed i C, che si sottodividevano in C1, C2, C3, C4.

Un C4 di 20 anni fa equivaleva ad un 4.1 vero di oggi (all'età di 30 mi fecero C4, dopo una bellissima stagione).

Questo significa che tutti i tennisti di livello inferiore ad un 4.1 odierno erano NC.

Fatta questa divagazione,occorre specificare che all'interno della "quarta" abbiamo tipologie di giocatori ESTREMAMENTE differenti: tra un 4.5 ed un 4.1 (reali, non "mascherati")la differenza di rendimento è IMMENSA: il primo è un giocatore che riesce a tenere un palleggio a velocità dignitosa per diversi scambi, e sa dove e come indirizzare la palla...e, cosa più importante, non regala troppi punti gratuiti in partita (al suo livello di quarta, ovviamente). Sa gestire lo stress di un torneo, ed ha un'idea precisa di quello che deve fare in mezzo al campo, in relazione al proprio bagaglio tenico.

Più noi scendiamo di classifica (all'interno della quarta), meno il giocatore riesce a mettere in pratica quello che ho descritto sopra.

Sempre scendendo di classifica, mi sono accorto che la MAGGIORANZA dei giocatori non riesce a valutarsi in modo obiettivo... nel senso che pensa di essere molto più forte di quello che in realtà sia.

O meglio, il quarta "basso" (consentitemi questa espressione poco elegante) riesce perfettamente a rendersi conto dello STILE delo giocatore... ma non del RENDIMENTO in campo dello stesso.

E da qui nascono delle tremende frustrazioni.

Quante volte avrete sentito dire:

"ho perso contro una PIPPA!"..."Non sapeva fare nulla, buttava solo la palla di là!"..."non ha fatto un vincente!".

Ora devo darvi una cattivissima notizia: NEL TENNIS NON SI VINCE FACENDO VINCENTI!

Solo pochissimi tennisti nella storia possono vantarsi di aver vinto facendo vincenti... e state tranquilli che non sono del nostro infimo livello.

Tra l'altro, anche la televione fa i suoi bei danni... nel senso che è bellissimo vedere Federer, ma questo può portare ad un devastante senso di emulazione che è fuorviante dalla realtà.

L'obiettivo, sempre a mio parere, di un quarta dovrebbe essere quello innanzi tutto di sviluppare un buon gioco di piedi, e conseguentemente una tecnica che gli permetta, anche sotto stress, di gestire un palleggio sulle diagonali in discreta sicurezza.

Provate a farvi filmare DURANTE UNA PARTITA (meglio se di torneo) e provate a contare quante volte riuscirete a fare più di 10 palleggi: probabilmente POCHE volte.

Ergo è chiaro che farete poca strada, in torneo: quando incontrerete un giocatore che butta di là 10 palle di seguito perderete.

Voi direte che l'avversario riesce a giocare solo 10 palle a 8 km l'ora. Bene. se voi non riuscite a tenere questo palleggio, sbagliando prima, significa che il vostro livello è INFERIORE ad un palleggio da 8 km l'ora.

Chiaro?

Perchè se non vi stampate BENE questo concetto nella capoccia, sarà molto difficile che voi possiate migliorare in modo consistente.

Ovviamente ci sarà chi mi contesta il fatto che è meglio tirare forte... e piano piano imparare a tenerle dentro.

Ma io non la penso così!

Cominciamo ad imparare a tenere uno scambio sulle diagonali a 8 km l'ora... quando acquisiremo sicurezza, aumenteremo a 10 km l'ora... poi a 15 e così via...

L'ultima cosa che vi serve è tirare a 200 all'ora sui teloni di fondo, facendo un vincente ogni anno bisestile.

La cosa che OGNI quarta (e non solo) dovrebbe inseguire è la SOLIDITA', che è imprescidibilmente legata alla TECNICA...

Occhio che ho parlato di TECNICA, non di STILE, che sono 2 cose diverse.

La tecnica è quell'insieme di azioni che ci portano ad ottenere risultati positivi in un determinato gesto sportivo.

Come spiegavo in un altro post, esse non sono necessariamente legate, (Federer le sposa alla perfezione)... , ma noi possiamo anche osservare gesti tennistici "brutti" ma tremendamente efficaci (pensate ad dritto di Bruguera, o Berasategui).

Divente essenziale quindi sapersi valutare in base alla propria CONSISTENZA TENNISTICA, e non in funzione del bello stile.

Vi ricordate l'impareggiabile Bruce Lee?

Una volta, durante un torneo di arti Marziali, stese con facilità più campioni di Karate, usando una tecnica veloce e personale da lui sviluppata.

I "puristi" la contestarono ferocemente, dicendo che non fosse ortodossa, lontana dai canoni "puri".

Bruce, per tutta risposta disse: "Io devo tirare pugni e calci, e stendere l'avversario. E lo faccio bene."

Prendete esempio da Bruce Lee: il vostro tennis potrebbe guadagnarne!

Ed infine un'ultima raccomandazione:

Quando uscite dal campo "bastonati" dal vostro avversario... rendetegli onore, anche (e soprattutto) se ha giocato "straccetti".

Ricordatevi che gli sono bastati quelli per battervi... e vi ha dato una lezione che vale 10 volte quella che pagate profumatamente al vostro Maestro.

Ricordandovi che lui, in quel momento, è stato il migliore.



Scusate se mi sono dilungato.

Un saluto dal vecchio Sonny. Basketball
Sicuramente l'avevo già letto, me lo sono appena riletto e devo dire che non c'è una sola parola che non sia condivisibile e che non vada stampata nella mente!!
Se posso portare un mio personalissimo parere... 
La cosa importante a tutti i livelli è giocare umili....intendendo con questo non voler strafare limitandosi (e non è per un cavolo facile) a tenere la palla profonda in campo.
Poi molto importante sempre secondo la mia umilissima opinione è mantenere dei gesti fluidi perchè giocare in maniera dispendiosissima (con dei gesti strappati pensando di riuscire a tirare forte) secondo me è controproducente.. conta posizionare la palla conta molto trovare il tempo giusto... (timing sulla palla ) il giusto timing per aprire la giusta posizione per lasciare spazio alla racchetta e alla palla... e basta!!!
Vi lascio facendovi riflettere.. credo che tutti avranno trovato in torneo qualche ragazzino U12 U10 lasciate perdere che magari ci avete vinto.. ma avete mai fatto caso quanto vanno i loro colpi??? e non pensate che sia forza... è solo tempo sulla palla...
baci e abbracci!!!
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Gio 28 Ago 2014 - 16:22
Ho letto anche io solamente oggi questo bellissimo post di Sonny e condivido tutto in pieno.

Da quarta categoria bassa 4nc ora passato a 4,3 vedo che lavorando su ogni aspetto (tecnica,solidità,mentale,fisico) riesco piano piano a migliorare.

Sono felice di raggiungere risultati nel breve ma,pur essendo un 43 enne, cerco di guardare oltre e vedere cosa riesco a fare nel lungo periodo.

Già oggi batto facilmente persone che quando ho iniziato a giocare 4 anni fa vedevo come un lontanissimo punto di arrivo.
Ma è solo con l'applicazione e l'umiltà che si raggiungono i risultati.
Grande post Sonny
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Gio 28 Ago 2014 - 16:47
tempesta ha scritto:Ho letto anche io solamente oggi questo bellissimo post di Sonny e condivido tutto in pieno.
Ma è solo con l'applicazione e l'umiltà che si raggiungono i risultati.
Grande post Sonny
Grazie, Tempesta.
Gentilissimo!
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Gio 28 Ago 2014 - 19:11
Sonny Liston ha scritto:
massimiliano.derespinis ha scritto:
Sonny Liston ha scritto:
massimiliano.derespinis ha scritto:Sempre attuale e soprattutto sempre condivisibile.
Grazie, collega!


comandi!!!
Max, a primavera capitero' sicuramente a Massa.
Ti chiamo e organizziamo una bella partita!

Scusate OT
Ne sarei felicissimo, vedrò di farmi trovare ben allenato, ciao!!!
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Gio 28 Ago 2014 - 19:19
Sonny Liston ha scritto:
MB66 ha scritto:Decisamente paternalistico.

Decisamente sgradevole (ed anche poco educato, se mi consenti) come modo di dissentire...

Se non ti piace il mio post (ne hai pieno diritto, ci mancerebbe) argomenta il tuo dissenso, possibilmente senza essere sprezzante.

Rispettando, per lo meno, il tempo che ho speso per scriverlo.

Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 9 810504

Quale delle due parole che ho scritto trovi sgradevole?
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Gio 28 Ago 2014 - 19:36
MB66 ha scritto:
Sonny Liston ha scritto:
MB66 ha scritto:Decisamente paternalistico.

Decisamente sgradevole (ed anche poco educato, se mi consenti) come modo di dissentire...

Se non ti piace il mio post (ne hai pieno diritto, ci mancerebbe) argomenta il tuo dissenso, possibilmente senza essere sprezzante.

Rispettando, per lo meno, il tempo che ho speso per scriverlo.

Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 9 810504

Quale delle due parole che ho scritto trovi sgradevole?

anche questo intervento è sgradevole per quanto mi riguarda, tra l'altro mi sembra che ti abbia spiegato anche il perché.
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Gio 28 Ago 2014 - 20:35
[size=31][size=35]Paternalismo
Vocabolario on line[/size][/size]
s. m. [dall’ingl. paternalism, der. di paternal «paterno»]. – Termine divenuto di uso comune nella pubblicistica storico-politica alla fine del sec. 19° per indicare l’impostazione data all’attività di governo, soprattutto a partire dal sec. 18°, dai sovrani degli stati europei, che si assunsero come proprio l’assolvimento complessivo dei compiti amministrativi e politici nei confronti di quanti vivevano nell’ambito del loro territorio, e in partic. l’atteggiamento per cui i governanti attuano una politica che, pur tendendo con sollecitudine paterna al progresso e al benessere dei governati, non li considera però capaci di perseguire tali fini in modo autonomo. Per estens., atteggiamento o comportamento improntato a benevola protezione e condiscendenza da parte di un datore di lavoro nei confronti dei suoi dipendenti o, in generale, da parte di qualcuno verso chi è gerarchicamente inferiore, o più giovane e sim.
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Gio 28 Ago 2014 - 21:57
Proverbio dei cacciatori genovesi:Cool
"Oxellu chu nu merita, nu si ghe tia"
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Gio 28 Ago 2014 - 22:06
Uccellacci e falchi pellegrini, vedete di non azzuffarvi, mi raccomando!

MB66...la prossima volta scrivi tranquillamente in Brail....hehehheheh
Arena...ho letto volentieri. Pensato. Ricordato. Realizzato: "Minkiapapà se son vecchio!".
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Gio 28 Ago 2014 - 22:39
Sonny Liston ha scritto:Proverbio dei cacciatori genovesi:Cool
"Oxellu chu nu merita, nu si ghe tia"
"All'uccello che non merita, non gli si spara"

Permalosone, ma simpatico.
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Gio 28 Ago 2014 - 22:41
kingkongy ha scritto:Uccellacci e falchi pellegrini, vedete di non azzuffarvi, mi raccomando!

MB66...la prossima volta scrivi tranquillamente in Brail....hehehheheh
Arena...ho letto volentieri. Pensato. Ricordato. Realizzato: "Minkiapapà se son vecchio!".

Che ce vò fa, so sintetico.  Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 9 810504
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Gio 28 Ago 2014 - 22:56
...bene tutti amici come prima Very Happy ...il forum mi ricorda un po' il mondo dei fumetti di Asterix e Obelix: botte da orbi e poi tutti a far pace davanti a un cinghiale... Very Happy
oh c...o mi e' venuta fame lol!
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Gio 28 Ago 2014 - 22:58
Kmore ha scritto:...bene tutti amici come prima Very Happy ...il forum mi ricorda un po' il mondo dei fumetti di Asterix e Obelix: botte da orbi e poi tutti a far pace davanti a un cinghiale... Very Happy
oh c...o mi e' venuta fame lol!
Pure a me  Very Happy Very Happy
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