LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
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LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
Si tratta di una boutade commerciale della La Coste o come già capitato in passato il marchio francese si appresta ad instradare un nuovo percorso o, meglio, riaprire la porta al nostalgico passato tennistico, di legno e white colour?
Qualcuno ha letto qualche commento tecnico da parte di chi l'abbia provata?
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
freddezza tipica della grafite, il calore del legno non è per tutti :-)
- Eiffel59Veterano
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
hai proprio ragione, 'sti francesi (la grandeur ). mi sa che dovrò continuare a giocare con le mie 2 mitiche wilson jack kramer da 70" che, nonostante i loro 35 anni, sanno dire ancora la loro tra gli amatori. non escluderei, peraltro, un'escalation sul tema, sarebbe sufficiente 1 altro marchio blasonato ed un modello un po' più abbordabile economicamente ed il gioco di riaccendere il nostalgico amore per il legno potrebbe funzionare. di recente anche il buon vecchio John Mc Enroe da Wimbledon si è espresso in tal senso, affermando che lo spettacolo negli scambi ne guadagnerebbe in estro e creatività, merce, oggi come oggi, sempre più rara nel powertennisEiffel59 ha scritto:oddio non è che tutti possano permettersene una visto che ce ne sono 650 in tutto....e che costano quasi 600€
- Eiffel59Veterano
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
Persone del genere si contano sulla punta delle dita di due mani al mondo...
Per il resto, prodotti "industriali" con balsa e laminati di legno già esistono (Prokennex Core 1) ma ovviamente la qualità per quanto buona non è all'altezza di quella del prodotto d'oltralpe...
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
Eiffel59 ha scritto:Più abbordabile economicamente vista la difficoltà costruttiva la vedo dura: della fabbricazione si occupano maunalmente un rinomato artigiano di Albertville, Alain Zanco di Rossignol Ski, e due suoi aiutanti. Il ciclo di lavorazione copre circa 20 giorni e dall'atelier escono non più di sei telai al giorno.
Persone del genere si contano sulla punta delle dita di due mani al mondo...
Per il resto, prodotti "industriali" con balsa e laminati di legno già esistono (Prokennex Core 1) ma ovviamente la qualità per quanto buona non è all'altezza di quella del prodotto d'oltralpe...
D'accordo l'utilità e l'efficacia di impiegare anche il legno oltre la grafite, ma la bellezza e l'eleganza prodotta dalla vista del legno è un'altra cosa. Con tutto il bene che posso avere per la ProKennex non credo si possa affermare che l'eleganza del design sia il suo forte è la core 1 è, a tutti gli effetti, una racchetta in grafite alla vista dei profani.
Comunque, indubbiamente il lavoro artigianale con il quale hanno realizzato la La Coste determina inevitabilmente costi maggiori e, forse, impopolari, ma se si considera il costo di molte racchette degli anni 70/80 (dalle 50.000 alle 100.000 lire si trovavano molti marchi blasonati; la mia prima racchetta, una snauwaert Jan Kodes, i miei genitori la comprarono per 40.000 lire perché difettata), molte delle quali prodotte con molti passaggi manuali e con l'impiego di materiali, per il modello standard di vendita, di qualità decisamente superiore a quelli usati oggi giorno (il cuoio montato sulle mie Wilson è ancora l'originale e con un po' di crema spalmata alla fine di ogni utilizzo conserva dopo più di 30 anni ancora un aspetto più che dignitoso, con il suo marrone testa di moro - dove li trovi più da comprare? - e la scritta in oro genuine leather ancora ben visibile!), forse produrre ancora oggi racchette in legno a 150/200 euro non dovrebbe essere cosa così impossibile. Il fatto è che le aziende si sono abituate a guadagni sproporzionati nella vendita rispetto al costo di produzione di una racchetta stampata che richiede pochi grammi di materiale fuso o, nei casi più tecnologici, alcuni passaggi alla pressa per compattare i fogli di grafite. Poi ci si sono messi di mezzo anche i cinesi, con i loro costi di produzione particolarmente competitivi, che con il legno non so quanto siano abili? Forse, sarebbe più giusto dire che sono care le racchette moderne, almeno considerato a quanto sono vendute rispetto al costo vivo di produzione! Comunque, questa è la situazione, ma mai dire mai
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
Il problema è che la maggiorparte degli acquirenti la conserverà in collezione...e io non so se è "brava" quanto "bella"... Uffa!
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
Fusione? Solo nei telai da supermercato, quelli definiti "fused graphite" in cui una colatura di materiale (di scarto) viene "appoggiata" su una base in alluminio od alluminio/titanio.
Pressatura? A parte il fatto che sarebbe il modo migliore per rendere fragile il prepreg (e semmai "le grafiti" e/o le combinazioni grafite con fiberglass/aramidi/ceramiche metalliche/nanocompositi) è una lavorazione che nella costruzione dei telai non esiste proprio...
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Fattore prezzo: a parte il fatto che le 100000 lire di cui parli (1973) corrispondevano all'avvento dell'Euro già a 414€ e spiccioli (ed a 518€ attuali al netto della svalutazione) e che il costo del lavoro -sempre al netto della svalutazione- è cresciuto quasi del 25%, al contempo è cresciuto in maniera esponenziale anche il costo del lavoro nel far east al punto che ormai lo stesso articolo costruito in Cina ha un costo di produzione -quindi esclusi i materiali- solo il 30% inferiore ad uno costruito negli USA.
Tant'è che il governo cinese sta costantemente svalutando lo yuan per mantenere competitivi i prezzi all'export ed evitare una nuova delocalizzazione di ritorno (come, rimanendo nell'ambito sportivo, sta già succedendo nello sci).
Produrre "oggi" un telaio in legno a 150/200 euro (sia pur nel far east)?
Pianeta Terra chiama Dagoberto....
Oh, per inciso: i cuoi testa di moro con le scritte oro sono fabbricati ancora. Non più a Leeds, ma poco distante, a Helmsley.
E sono normalmente reperibili...
P.S.
Lacoste, non La Coste
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
- Eiffel59Veterano
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
Per la conversione lira/euro: non sono un'economista, uso solo le tabelle normalmente in uso, basate sul potere d'acquisto della moneta.
Ti ricordo che un operaio non specializzato nel'73 prendeva uno stipendio mensile poco superiore alle 100.000 lire...il resto è -purtroppo per noi- aria fritta.
Fattore investimenti delle aziende: i costi delle aziende attuali sono perlopiù fondati sulla ricerca e progettazione (e talvolta neppure su quello), le linee produttive sono completamente a carico dei vari terzisti del far east, che talvolta lavorano contemporaneamente per più marchi, con eccezioni rarissime come quella del filmato che riguarda le sole racchette per i pro e si svolge integralmente in Austria.
Sulle considerazioni finali un'inversione di mercato significativa è impensabile nel breve, vuoi per i costi produttivi di telai del genere, vuoi per la mancanza di artigiani specializzati (peraltro solo europei, prevalentemente francesi, italiani ed austriaci) che difficilmente si trasferirebbero, vuoi ancora perchè la produzione non potrebbe essere riconvertita in toto (ma neppure per percentuali significative) al legno se non in tempi lunghissimi.
L'unica cosa che mi sento di condividere sono i complimenti alla Lacoste non solo per l'esercizio di stile e capacità produttiva ma per tutta la ricerca (economica su costi e ricavi e tecnica legata alla fabbricazione) documentata passo per passo dal bel libro inviato con ognuno dei 600 telai prodotti (e già esauriti).
Successo che ha già fatto partire la fase seguente, legata soprattutto alla produzione di telai high tech e che con tutta probabilità verrà fatta nel Vecchio Continente...
- CesareVeterano
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
kingkongy ha scritto:La LT12 è bella da impazzire. E pure il suo fodero semirigido è di rara eleganza!
Il problema è che la maggiorparte degli acquirenti la conserverà in collezione...e io non so se è "brava" quanto "bella"... Uffa!
vedrai che qualche "suonato" di Talk Tennis la prova di sicuro, quelli non si battono in quanto a tester compulsivi di racchette.. E magari la fracassa pure come i vecchi legni, alla Barazzutti, contro il paletto della rete
- CesareVeterano
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
Eiffel59 ha scritto:Per ordine: la 200 G era costruita mediante iniezione mista ad alta pressione di nylon e grafite all'interno di uno stampo modellato a misura attorno ad un mandrino di lega a base di piombo che veniva successivamente fuso e recuperato. procedura vietata dalla CEE come inquinante ed abbandonata nell'86. Attualmente ripeto nessun telaio viene costruito integralmente per fusione, e nessuno è mai stato costruito per pressatura...l'unica "fase automatizzata" è quella della formatura del telaio all'interno dello stampo ottenuta per soffiatura di aria calda ad alta pressione, in ogni fase comunque è necessaria la presenza umana, qui come in oriente.
Per la conversione lira/euro: non sono un'economista, uso solo le tabelle normalmente in uso, basate sul potere d'acquisto della moneta.
Ti ricordo che un operaio non specializzato nel'73 prendeva uno stipendio mensile poco superiore alle 100.000 lire...il resto è -purtroppo per noi- aria fritta.
Fattore investimenti delle aziende: i costi delle aziende attuali sono perlopiù fondati sulla ricerca e progettazione (e talvolta neppure su quello), le linee produttive sono completamente a carico dei vari terzisti del far east, che talvolta lavorano contemporaneamente per più marchi, con eccezioni rarissime come quella del filmato che riguarda le sole racchette per i pro e si svolge integralmente in Austria.
Sulle considerazioni finali un'inversione di mercato significativa è impensabile nel breve, vuoi per i costi produttivi di telai del genere, vuoi per la mancanza di artigiani specializzati (peraltro solo europei, prevalentemente francesi, italiani ed austriaci) che difficilmente si trasferirebbero, vuoi ancora perchè la produzione non potrebbe essere riconvertita in toto (ma neppure per percentuali significative) al legno se non in tempi lunghissimi.
L'unica cosa che mi sento di condividere sono i complimenti alla Lacoste non solo per l'esercizio di stile e capacità produttiva ma per tutta la ricerca (economica su costi e ricavi e tecnica legata alla fabbricazione) documentata passo per passo dal bel libro inviato con ognuno dei 600 telai prodotti (e già esauriti).
Successo che ha già fatto partire la fase seguente, legata soprattutto alla produzione di telai high tech e che con tutta probabilità verrà fatta nel Vecchio Continente...
A tuo giudiizio, possibile una riproposizione con un concetto moderno delle incredibili e bellissime forme delle Lacoste Equijet che usava Guy Forget? sarebbe bello..
- Eiffel59Veterano
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
La Klipper (U.S.A.) li fa neri di certo ma, forse, anche di altri colori.
Prince è color cioccolata.
Babolat mi sembra nero.
Pacific pure nero.
Balmforth...di tutti i colori....
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
Marrone testa di moro, un marrone particolarmente scuro, una volta erano tutti così o neri, con sole poche eccezioni, poi da metà degli anni '80 ricordo di aver incominciato a vedere montato il color cuoio e, successivamente i grip sintetici multicolor.kingkongy ha scritto:Testa di moro o nero?
La Klipper (U.S.A.) li fa neri di certo ma, forse, anche di altri colori.
Prince è color cioccolata.
Babolat mi sembra nero.
Pacific pure nero.
Balmforth...di tutti i colori....
Personalmente è anni che non lo trovo più, neanche on line.
Quello della Prince non è male, ma non è marrone testa di moro è più un cuoio scuro, a volte quasi mogano (tendente al rosso scuro).
Anche quello marchiato ATP è molto scuro, ma non è testa di moro (ottimo prodotto, però se si ama il cuoio).
Poi, l'idea di montare su una Wilson di 35 anni in legno un grip di altra casa non mi fa impazzire, tant'è ho preso contatti con un artigiano che lavora pellami e me li farebbe a disegno e con il cuoio che preferisco, ma mi ha chiesto un po' troppo e ci sto ancora pensando.
La Balmforth la conosco bene e sulle mie Yonex in grafite ho spesso montato questo prodotto (hanno anche loro qualche hanno essendo state prodotte negli anni '90), ma da tempo trovo solo il nero ed il cuoio nei principali fornitori on line, tra l'altro il color cuoio si sporca nel giro di un nulla e, dai a cambiarlo :-(.
C'è, per la verità, un commerciante degli States che vende anche altri colori e anche il genere scamosciato, ottimo per chi ha problemi di sudorazione (è il genere di grip che usava anche Ivan Lendl), ma tra il prezzo di acquisto proposto e le spese di consegna da oltreoceano il gioco non vale la candela.
Il grip più scuro che ho trovato di recente è il Kimony giapponese, molto bello e sottile, attualmente monto questo articolo sulle mie Yonex, ma non c'è li vedrei al posto del leather grip montato sulle Wilson Jack Kramer, molto più spesso, tutt'altra cosa.
Magari li trovassi simili, diciamo come il Balmforth, ma un marrone scuro.
Help me, chiunque abbia info in merito sarà tenuto nei miei pensieri per lungo tempo :-).
- kingkongyVeterano
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
mi riferivo proprio a questo commerciante degli state, ma ha dei costi di spedizione per l'Italia un po' troppo eccessivi rispetto al valore di un paio di grip da acquistare, se non ricordo male per l'acquisto di 2 grip in cuoio mi aveva prospettato poco meno di 100 euro compreso la spedizione . Tra l'altro, mi sembra di capire che tra le considerazioni espresse nel suo sito web affermi che il fairway commercializzato da tenniswarehouse sia un falso (?!). Mi sa che mi dovrò dedicare ancora per un po' all'uso di crema rivitalizzante sui grip ad ogni impiego delle mie due wilson in legno.
- kingkongyVeterano
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
C'è da dire che non tutto il Fairway ha lo stesso livello qualitativo. Quello "bello" costa parecchio. Quello "non top" è pur sempre notevole ma costa decisamente meno. Ora io non so quale venda TW...
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
magari ho male tradotto, ma non mi sembrava proprio un omaggio quello espresso nelle pagine del loro sito web dove esaltavano le qualità del fairway originale da loro commercializzato.kingkongy ha scritto:Parole grosse "falso".
C'è da dire che non tutto il Fairway ha lo stesso livello qualitativo. Quello "bello" costa parecchio. Quello "non top" è pur sempre notevole ma costa decisamente meno. Ora io non so quale venda TW...
tra l'altro negli states mi sembra sia legale da tempo la, così detta, pubblicità comparativa.
comunque, lungi da me dare valutazioni in tal senso, anche perchè il loro fairway non l'ho ancora provato e neanche quello di tenniswarehouse
- kingkongyVeterano
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Re: LT12 La Coste - RACCHETTA IBRIDA, LEGNO/GRAFITE 70-30 La LT12
E' un po' come scrivere sul lungomare di Cervia "Qui la vera piada romagnola!" e con sottotitolo "Mica come quella merdata che vi fanno a Rimini".
E qui ci scappa il morto con una bella guerra di campanile, anzi, di piastra e strutto.
Di certo, se vendono il Balmforth "originale", intendono quello che da 135 anni coccola le mani di golfisti (prima) e poi giocatori di badminton e tennis, allora quelli della linea più economica sembrano "falsi".